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Article écrit par Monica Merlin, amie de Paola, et publié dans un journal culturel de la province Rovigo, “Il Quadrivio”

27 settembre 2006

Quando una stella brilla il doppio, dura la metà *

In ricordo di Paola Sandri e di tutti coloro morti in terra straniera

 

di Monica Merlin

 

 

PECHINO — Avevo sempre pensato che morire in terra straniera fosse qualcosa di terribile. Ma quando in terra straniera ci si sente a casa, allora tutto cambia. E Paola credo si sentisse proprio così in Cina. Anche quella notte mentre camminava sola per le strade di Pechino, si sentiva al sicuro come tra le mura della sua casa in provincia di Vicenza. Non aveva paura. Si fidava come del peluche che fin da bambina teneva sul comodino.

Era una notte fresca di fine Luglio, aveva piovuto tanto e tuonato. L’acquazzone aveva lavato le strade sporche della fatica del giorno, ripulito l’aria di una settimana appena cominciata. Forse Paola aveva voglia di pensare e di respirare quel fresco che rinvigorisce la mente. Forse quella notte aveva voglia di camminare e pensare.

Camminò tanto, cosa successe poi è ancora silenzio.

 

Avevo sempre pensato che morire in terra straniera fosse la beffa del destino, oltre al danno. Dopo la morte di Paola, ho cambiato idea perché, se si è circondati da tanto amore, allora la terra non è più straniera, è amica, è terreno fertile di vita e amicizie. Paola amava la Cina forse proprio perché le riconosceva la capacità di non esserle ostile e sapeva di essere circondata d’amore. C’era l’amore della famiglia in Italia, degli amici da tutto il mondo con cui condivideva esperienze in Cina e in Francia, dove viveva. Sapeva di avere l’affetto e la simpatia anche di chi con lei aveva scambiato solo qualche sorriso ed una piacevole chiaccherata…si, perchè Paola amava sorridere e parlare, discutere, capire e ascoltare, soprattutto ascoltare. E forse quella notte camminando verso casa, stava davvero ascoltando i suoni del buio, del traffico della città e dei suoi passi, quando inaspettato è arrivato l’angelo della morte che se l’e’ portata via.

Senza preavviso, senza pietà.

 

Quella notte lei non aveva paura, sapeva che attorno c’era l’amore della sua famiglia, di papà Luigi, mamma Cristina, della sorella Elena, di Dario e del suo ragazzo Philippe. Lei sapeva tutto questo quando se ne è andata.

Tutto questo è rimasto, l’amore ancora più forte.

 

Quando sai che un’amica e connazionale è stata uccisa per strada a Pechino, è come fosse successo a te che per quelle strade ci cammini tutti i giorni. E’ stato cosi che ho cambiato idea. Se esiste tanto amore, allora non importa più il luogo o come. Si può morire in terra straniera. L’amore incommensurabile resta e tu sei per sempre.

 

 

Si chiamava Paola Sandri,

avrebbe compiuto ventinove anni a dicembre.

Amava la vita, la famiglia, la Cina.

Era una stella.                                       

 

 

 

* Philippe per Paola

One Comment leave one →
  1. luigi permalink
    24 ottobre 2006 19 h 59 min

    tre mesi
    trois mois
    Ciao Paolina un bacio

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