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Texte des amis de Paola pour Paola lu lors de la cérémonie de Pékin

1 dicembre 2006

Pechino 31 luglio 2006


Ascoltate!, Paola è tornata,

Ci riempie ancora della sua spontanea allegria

Raccontandoci di lei,

Ascoltando con dolcezza

Frugando attorno con i suoi occhi grandi e curiosi.

 

Paola è una bella ragazza dai capelli folti e neri,

Tiene per mano una bicicletta,

Ha labbra piene che hanno sempre qualcosa da dire

Ventinove anni, scarpe semplici per camminare

E mentre i passi vanno la testa è piena di idee

Di sentimenti e di affetto.

 

E’ bello avere sogni, Paola,

E tu ne hai così tanti

Ed uno dei tuoi sogni, dei tuoi fiori

E’ germogliato in questa terra, che abbiamo conosciuto insieme,

Cresciuto nelle zolle di Pechino, che hai dissodato con pazienza e pignoleria

Irrorato da questa lingua, che per te era come un gioco,

Sbocciato nei sorrisi che hai seminato fra questa gente.

 

Povera Paola,

Ascoltando quella strada

A un tratto, nel buio, sei inciampata

E per un attimo hai sentito male

Ma adesso torna l’alba e sei fra noi,

E quei colori spenti

Inondati dai tuoi occhi vivaci

Brillano sulle nostre vite come luce del sole

Che dà la linfa ai nostri sogni, ai nostri fiori.

 

Piccola Paola,

Non è facile sentire come senti tu:

Ci vuole un’enorme cassa di risonanza

Apparecchiature sofisticate, come quelle che ti accompagnavano qualche giorno fa,

Un cuore vibrante come una foglia al vento,

 

Ma noi vorremmo ancora che ci portassi in giro

Fra vicoli e parchi, fra voci e colori

Accarezzandoci l’anima le orecchie gli occhi ed il cuore

Per ascoltare i piccoli palpiti che ci hai già fatto sentire

 

Paola, di tutti quei tuoi fiori,

abbiamo raccolto solo qualche petalo,

Ma siamo pronti a seminarli per te

Portarli in giro

 

Il tuo compito ora è importante:

farci essere degni

di te

della vita

e anche della morte

E noi, in cambio, realizzeremo i nostri sogni

Che sono identici ai tuoi

E ti celebreremo ad ogni istante.                                   Pechino  25.07 – 31.07.2006

Commémoration du 17 octobre à Lyon

4 novembre 2006

Le mardi 17 octobre à 14h a eu lieu à Lyon, en préambule de la réunion de rentrée de l’Ecole Doctorale, une commémoration en l’honneur de Paola. Etaient présents, notamment, à cette commémoration des membres de la famille de Paola, Luigi, Cristina, Elena, Marta, Gianmaria et Fiorella, ainsi que Philippe.

Gregory Lee a inauguré la commémoration par un discours en l’honneur de Paola. Luigi Sandri est intervenu par la suite, en français. Vanessa, moi-même, Lucie et Hongling avons terminé par la lecture d’un court texte en hommage à Paola au nom de ses collègues et amis doctorants et par le récit de trois poèmes lui étant adressés.

A suivi une minute de silence.

A l’issue de cette commémoration, une salle de l’école doctorale devrait être dédiée à Paola.

S’est tenue par la suite une exposition de photographies à laquelle furent conviés tous les participants. Cette exposition était composée d’images choisies et offertes à la mémoire de  Paola, par ses collègues et amis de Lyon. Chacun d’entre eux a voulu par le don d’une de ses photographies exprimer toutes ses pensées à Paola et ainsi lui rendre hommage. Ce geste a beaucoup touché la famille de Paola et Philippe, et ils nous en remercient.

Suivent les différentes interventions (en français et en italien) que je mettrai à jour au fur et à mesure que les textes me parviendront.

Intervention de Luigi

Lione 17/10/2006

Scusate se devo leggere questo mio intervento, ma il mio francese non e’ come quello di Paola, per cui ho chiesto ad una mia carissima amica di tradurre quello che volevo dire.

Innanzitutto un ringraziamento, un ringraziamento a questa universita’, al suo presidente signor Lavorel , al direttore della scuola dottorale di lettere signor Servet ed al professore Gregory Lee, che hanno oggi voluto onorare la memoria di Paola dedicandole uno spazio durante la cerimonia per l’apertura del vostro anno accademico ed hanno voluto ricordare la sua figura  di studente e ricercatrice intitolandole una sala’.

Il riconoscimento che oggi voi avete voluto testimoniare sulle  doti intellettuali, sulla  grande passione per lo studio e la ricerca , sull’ impegno che Paola ha sempre avuto nel perseguire i suoi obbiettivi, sempre pero’ attenta ai rapporti umani, questo riconoscimento dicevo ci conferma che quello che noi genitori pensavamo e vedavamo in Paola non era solo dettato dal nostro orgoglio di genitori, ma era un fatto reale e percepito da tutti coloro che l’hanno conosciuta sia come studente che come ricercatrice e soprattutto come persona. Qui’ a Lione all’universita’ nel dipartimento che frequentava  aveva trovato un ambiente ideale costruttivo e stimolante per i suoi studi ma soprattutto aveva trovato persone vere e sincere, siano esse state professori piuttosto che studenti o colleghi, con cui era entrata in perfetta sintonia.

Paola ultimamente mi diceva che il dipartimento presso cui studiava ed insegnava stava attraversando un momento difficile e di cio’ era molto rammaricata, mi diceva che esisteva la possibilita’ che tutto quanto fatto in questi anni, tutto l’ambiente cosi’ coeso che si era creato potesse venire disperso. In questo triste periodo ho avuto l’occasione di capire il perche’ del suo rammarico che diventerebbe anche il mio, poche volte nella mia vita ho trovato un ambiente come questo cosi’ permeato di volonta’ di conoscenza, di serieta’ nello studio e nella ricerca e nello stesso tempo un ambiente di comunita’ in cui ognuno mette a disposizione se stesso per gli altri. Io spero che il lasciare questi segni tangibili di Paola qui’ all’universita’ possa contribuire un po’ a far superare le difficolta’ del momento.

Un ringraziamento a tutti voi amiche, amici e colleghi di Paola che con la vostra presenza siete qui’ a testimoniare quanto era ed e’ forte il legame che vi ha unito a Paola in questi anni.

Devo un ringraziamento particolare a tutti coloro che ci hanno testimoniato i loro ricordi di Paola e a coloro che li hanno raccolti  per poi portarceli. E’ un regalo prezioso che prova quanto amavate Paola e quanto lei sapeva farsi amare e che conserveremo gelosamente come una pietra preziosa.

Soprattutto devo ringraziare le amiche e gli amici di Paola qui’ a Lione , ma permettetemi di  accomunare in questo ringraziamento anche tutti i suoi amici sparsi per il mondo, che ci sono stati vicini a Pechino a Creazzo e qui’ a Lione. Avete affrontato lunghi viaggi, avete rinunciato a molti vostri progetti per poterci essere accanto. La vostra presenza ed il vostro affetto sono stati motivo di consolazione, il vostro dolore ha reso un po’ piu’ sopportabile il nostro. Essere qui’ oggi assieme a voi tutti a ricordare Paola e’ si’ un rinnovare il dolore per la sua assenza, ma nello stesso tempo il sapere che nei vostri cuori c’e’ e rimarra’ un po’ della nostra bambina , lasciatemela chiamare cosi’, ci fa sembrare che essa sia ancora qui’ con noi riflessa in ognuno di voi.

Paola oltre alle sue doti intellettuali aveva anche la grande dote di creare amicizie ovunque si trovasse e poi queste amicizie riusciva  a coltivarle nel tempo ed a farle incontrare  a dispetto delle distanze e delle diversita’ nazionali e culturali. Mi piace pensare che il seme di questa sua capacita’ di creare  comunita’ vera  sincera forte e duratura oggi alberghi nelle persone che l’hanno conosciuta e che questo seme generera’ i suoi frutti magari piccoli ma che saranno come la goccia d’acqua che un po’ alla volta  buca la pietra. 

Molti di voi ci hanno detto di essere stati fortunati per aver conosciuto Paola e ci hanno ringraziato per averla cresciuta cosi’. E’ vero Paola e sua sorella Elena sono cresciute in un ambiente sereno ed attento ai valori umani che devono essere sempre presenti quando ci si rapporta con gli altri, ma questo credo sia il dovere di ogni genitore. Loro hanno fatto propri e coltivati questi valori e questa serenita’. Hanno portato avanti questi insegnamenti ed alla fine noi genitori abbiamo imparato molte cose da loro. Il nostro  modo di pensare e di rapportarci oggi, deriva anche da quello che Paola ed Elena ci hanno insegnato in questi anni. Siamo cresciuti assieme.

Voi mi avete detto che avete avuto la fortuna di incontrare Paola nella vostra vita, io allo stesso tempo dico  che noi genitori siamo stati un po’ piu’ fortunati di voi perche’ non solo l’abbiamo conosciuta ma abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di essere stati per lei e di essere per sua sorella il loro papa’ e la loro mamma.

Vorrei chiudere questo mio intervento leggendovi tre pensieri di Paola perche’ vorrei che lei parlasse a voi attraverso me.

Il primo e’ ricavato da una lettera a sua cugina che Paola aveva scritto a maggio di quest’anno qui’ a Bron un mese prima di partire per Pechino. Vi si legge il suo desiderio di essere in famiglia e nello stesso tempo la sua volonta’ di conoscenza che le ha fatto superare le sue paure.

Dalla finestra vedo il giardino un po’ selvaggio e la notte scende dolcemente. Finalmente l’estate, le ciliege e le fragole.

Mi manca molto casa e mi manca il sentirmi al sicuro. Come quando si e’ piccoli e si ha l’impressione che sotto le spesse coperte del nostro letto, nulla possa accadere.

Al tempo stesso benedico il vento che mi ha permesso di camminare per la mia strada.”

il secondo e’ un pensiero che Paola ha scritto all’aereoporto di Vienna durante l’attesa del volo che l’avrebbe portata a Pechino per l’ultima volta, ed anche questo ci fa conoscere come Paola riusciva  superare i momenti di solitudine che inevitabilmente la accompagnavano nei suoi viaggi   

Vienna diciassette giugno

Partire, partire, partire, partire, partire, l’avere sempre di piu’ le lacrime agli occhi. Posso provare a descrivere. Posso raccontare la solitudine quando senti il motore nel tuo cervello e poi la ruota che si stacca da terra.

Prendo il volo e trattengo una lacrima.

Comincio sempre cosi’.

E poi dormo, e prima di aprire gli occhi quella paura, quello smarrimento perche’ non sento rumori a me familiari. Ne’ odori.

Dove sono? A Lione, a casa, in Cina, in un treno, in un aereo, in una macchina?

La ragione del viaggio, dopo tutti questi anni, io non l’ho ancora trovata.

Allora mi sono comperata della cioccolata.

Il terzo pensiero Paola l’ha scritto il giorno successivo al suo arrivo a Pechino ed e’ rappresentativo del suo modo di rapportarsi con la Cina e della sua ricerca di immedesimarsi nella sua cultura per farla propria al fine di comprenderla  meglio.

“Pechino diciannove giugno

Ho voluto comperare una bicicletta. Ho girato a piedi per delle ore ma neanche l’ombra di un venditore. XINXIN al telefono mi ha detto che si vedono poche biciclette in giro perche’ fa caldo. Ma la differenza salta agli occhi. Taxi nuovi e sempre piu’ macchine. Alla fine sono entrata in un negozio di articoli sportivi di fronte allo stadio del popolo e ho chiesto stanca dove avrei potuto trovare una bicicletta. Il tizio mi ha proposto di darmi la sua. OK gli dico e quello sembra esitare. Fa una telefonata. La bicicletta non era sua. Poi me la da’ per duecento kuai perche’ il vero proprietario aveva appena cambiato le ruote. Non credo di aver fatto un affare ma da come sono andate le cose mi sono sentita meglio. Mi sono detta , eccola la Cina!

COME VORREI NON SENTIRMI UNA LAOWAI  “

Che significa “vecchio straniero” e  che e’ il modo con cui i cinesi chiamano i non cinesi.

Grazie a tutti per aver sopportato la mia pronuncia

Vi abbraccio.

Lyon 17/10/2006

Veuillez m’excuser mais je vais lire le texte de mon intervention car mon français n’est pas à la hauteur de celui de Paola. J’ai donc demandé à une amie de me traduire ce que je souhaitais vous dire.

Avant tout je tenais à remercier l’Université, son président Monsieur Lavorel, Monsieur Servet, directeur de la section lettres et Monsieur Gregory Lee qui aujourd’hui ont voulu honorer la mémoire de Paola en lui consacrant ce temps, lors de la cérémonie d’ouverture de l’année universitaire. Ils ont souhaité évoquer, à la fois l’étudiante et le chercheur qu’elle fut, en donnant son nom à une salle.

La manière dont vous prenez aujourd’hui en compte les capacités intellectuelles de Paola, son amour des études et de la recherche, son implication constante pour atteindre ses objectifs tout en restant toujours attentive aux rapports humains, cette prise en compte disais-je, nous confirme que, ce que nous parents, percevions en Paola, n’était pas uniquement dicté par notre orgueil parental mais était bel et bien ressenti par ceux qui l’ont connue en tant qu’étudiante, chercheur ou tout simplement en tant que personne.

Ici à Lyon, à l’université et dans ce département, elle avait non seulement trouvé l’atmosphère idéale, constructive et stimulante pour ses études mais elle y avait avant tout rencontré des personnes vraies et sincères, parmi les professeurs les étudiants et ses collègues ; elle se sentait en parfaite harmonie avec eux..

Ces derniers temps Paola me disait que le département où elle étudiait et enseignait à la fois traversait une période difficile et cela l’affectait. Elle craignait que tout ce qui avait été créé au fil du temps, que toute cette cohésion, soit mise à mal et se perde. En cette triste période, j’ai eu l’occasion de comprendre la raison de ses regrets que j’allais partager car j’ai rarement eu l’occasion dans ma vie de découvrir un lieu comme celui-ci, plein du désir de connaissance, de sérieux dans les études et la recherche, un lieu qui est également une communauté où chacun se met au service des autres. J’espère qu’en laissant ces signes tangibles de Paola dans ces murs nous pourrons modestement contribuer à faire vivre vos projets.

Je remercie tous les amis et collègues de Paola ; par votre présence, vous témoignez de la force des liens qui vous ont unis à Paola au fil du temps.

Je tenais à remercier très particulièrement tout ceux qui nous ont transmis leurs souvenirs de Paola, ceux qui les ont rassemblés et nous les ont apportés. C’est un cadeau précieux qui prouve à quel point vous aimiez Paola et combien elle savait se faire aimer de vous. Nous le conserverons tel une pierre précieuse.

Mes remerciements vont également aux amis de Paola ici à Lyon, et je voudrais y associer ses amis du monde entier qui ont été proches de nous à Pékin, à Creazzo et ici à Lyon. Vous avez affronté de longs voyages, vous avez renoncé à vos projets pour être à nos cotés. Votre présence et votre affection ont été pour nous source de consolation et votre peine a rendu notre douleur un peu plus supportable. Etre rassemblés ici, aujourd’hui, pour nous souvenir de Paola renouvelle certes la douleur de son absence, mais en même temps, savoir que dans vos cœurs il y a, et il restera, un peu de notre petite fille (laissez moi l’appeler ainsi), nous donne l’impression qu’elle est encore là, avec nous, reflétée en chacun de vous.

En plus de ses dons intellectuels, Paola avait aussi l’immense capacité de susciter l’amitié où qu’elle se trouve. Ces amitiés elle réussissait à les cultiver dans la durée, à les faire se rencontrer malgré les distances, les diversités culturelles ou les nations. Je me plais à penser que le germe de sa capacité à faire naître une communauté vraie, sincère, durable, portera ses fruits, des fruits modestes mais qui seront comme la goutte d’eau qui, peu à peu, traverse la pierre.

Vous avez été nombreux à dire que vous avez eu la chance d’avoir connu Paola et vous nous avez remerciés de l’avoir fait grandir telle qu’elle était. C’est vra, Paola et sa sœur Elena ont grandi dans une ambiance sereine et attentive aux valeurs humaines qui doivent toujours rester présentes dans nos rapports avec autrui, mais je pense que c’est le devoir de tout parent de les élever ainsi. Nos filles ont su s’approprier ces valeurs, cette sérénité et les cultiver. Elles ont transmis ces enseignements et en fin de compte, nous, leurs parents, avons appris beaucoup d’elles. Notre façon de penser, de nous comporter aujourd’hui, a été façonné par ce que Paola et Elena nous ont appris au cours de ces années. Nous avons grandi ensemble.

Vous m’avez dit que vous avez eu la chance de rencontrer Paola dans votre vie, mais en même temps je dis que nous, ses parents, avons eu une chance encore bien plus grande, car non seulement nous l’avons connue, mais nous avons eu l’honneur et le privilège d’avoir été pour elle et d’être pour sa sœur leur « papa et leur maman » 

Je souhaiterais conclure en vous lisant trois pensées de Paola car je voudrais qu’elle parle à travers moi.


La première est extraite d’une lettre que Paola avait adressé à sa cousine au mois de mai dernier. Elle écrivait de Bron un mois avant son départ pour Pékin. On y lit son désir d’être en famille et sa soif de connaissance qui lui a fait dépasser sa peur.

De ma fenêtre  je vois le jardin un peu sauvage et la nuit tombe doucement. Finalement voici l’été, les cerises et les fraises. La maison me manque beaucoup, tout comme la sensation de me sentir en sécurité, comme lorsque l’on est enfant et que, sous les couvertures épaisses de notre lit, on a l’impression que rien ne peut nous arriver.

En même temps, je bénis le vent qui m’a permis de marcher pour ma route.

Le second passage, Paola l’a écrit à l’aéroport de Vienne en attendant le vol qui devait l’emporter à Pékin pour la dernière fois.. Ce texte lui aussi nous révèle comment Paola parvenait à dépasser les moments de solitude qui inévitablement l’accompagnaient lors de ses voyages.

Vienne le dix sept juin :

Partir, partir, partir, partir, partir et avoir toujours plus les larmes aux yeux. Je peux tenter de décrire. Je peux raconter la solitude au moment où l’on sent le vrombissement du moteur dans son cerveau et puis les roues qui s’arrachent à la terre. Je décolle et je retiens une larme. Cela commence toujours ainsi. Et puis je dors et juste avant d’ouvrir les yeux c’est la peur, l’égarement car je n’entends pas les bruits familiers ni ne retrouve les odeurs.

Où suis-je ? A Lyon, à la maison, en Chine, dans un train, en avion, en voiture ?

Pourquoi voyager ? Après toutes ces années je ne le sais toujours pas.

Alors, j’ai acheté du chocolat.

Le dernier passage a été écrit au lendemain de son arrivée à Pékin. Il représente bien, les rapports qu’elle entretenait avec ce pays et sa recherche pour s’identifier à sa culture, pour se l’approprier, pour mieux la comprendre.

Pékin le dix-neuf juin :

J’ai voulu acheter un vélo. J’ai marché pendant des heures sans voir l’ombre d’un revendeur.

XinXIN m’a dit au téléphone que l’on voit peu de vélos dans les rues car il fait chaud. Mais la différence saute au yeux. Des taxis flambants neufs et de plus en plus de voitures. A la fin je suis rentrée dans un magasin d’articles de sport situé en face du stade du peuple et, fatiguée, j’ai demandé où je pouvais trouver un vélo. Le type me propose le sien. Je lui dis OK et le voilà qui semble hésiter. Il passe un coup de fil. Le vélo ne lui appartient pas. Puis il me le laisse pour deux cent kuai car le vrai propriétaire vient de changer les pneus. Je ne pense pas avoir fait une affaire mais étant donnée la manière dont les choses se sont passées je me suis sentie mieux. Je me suis dit : c’est ça la Chine ! JE VOUDRAIS TELLEMENT NE PAS ME SENTIR UNE LAOWAI.

Cette expression signifie « vieil étranger ». C’est la manière dont les Chinois désignent ceux qui ne le sont pas.

Merci à vous tous d’avoir supporté ma prononciation. Je vous embrasse.

Commémoration du 17 octobre à Lyon (suite)

3 novembre 2006

 

Hommage des doctorants lu par Vanessa

 

A Paola

Au nom de ses collègues doctorants, nous souhaitons rendre hommage à Paola Sandri par ces quelques mots.

Deux ans durant, Paola a illuminé le département de chinois et notre centre de recherche par son intelligence et son dynamisme. Son enthousiasme et son sourire étaient contagieux, et elle a su en très peu de temps trouver sa place et s’affirmer comme un élément majeur du centre de recherche.

Elle a beaucoup apporte à chacun d’entre nous, tant intellectuellement qu’affectivement, et sa disparition laisse un grand vide dans nos cœurs.

Paola a su nous faire don, avec son naturel, de son énergie, de sa joie de vivre, de son amitié, de ses talents culinaires et de bien d’autres choses encore. Elle a rayonne à Lyon pendant deux ans et elle nous manque terriblement.

Nous tenons à exprimer, au nom de l’ensemble des doctorants, collègues et amis de Paola, notre profonde affection et toutes nos pensées à sa famille et à Philippe. Paola reste vivante en chacun de nous.

Les poèmes qui vont être lus lui sont dédiés

 

A Paola

A nome dei suoi colleghi dottorandi, desideriamo rendere omaggio a Paola Sandri attraverso queste poche parole.

Nel corso di due anni, Paola ha illuminato il dipartimento di cinese e il nostro centro di ricerca con la sua intelligenza e il suo dinamismo. Il suo entusiasmo e il suo sorriso erano contagiosi. Paola ha saputo trovare in poco tempo il suo posto, e si è affermata come un elemento di spicco del centro di ricerca.

Ha dato tanto a ciascuno di noi, sia sul piano intellettuale che affettivo; la sua scomparsa lascia un vuoto enorme nei nostri cuori.

Paola ha saputo farci dono, in maniera naturale, della sua energia, della sua gioia di vivere, della sua amicizia, dei suoi talenti culinari e molte altre cose. Ha illuminato Lione per due anni e ci manca terribilmente.

Ci teniamo ad esprimere, a nome dell’insieme dei dottorandi, colleghi e amici di Paola, il nostro affetto profondo e tutti i nostri pensieri alla famiglia e a Philippe. Paola rimane viva in ciascuno di noi.

Le poesie che saranno lette le sono dedicate.

 

 

Poème lu par Thomas

 

A Paola toujours

Ta passion en bandoulière

Tu n’as pas peur de la route

Le vent te portera

Ton message à la grande ourse

A nous tous

Le vent le portera

Ton instantané sourire de velours

A nous tous

Le vent le portera

Tout ne disparaît pas Paola.

Parmi nous

  

Autre jour

 

La beauté de ton passage est une guérison

Du sel lancé sur les blessures assassines,

 

Ainsi commence la lettre que tu liras

La nuit est là,

Mais le monde est clair de ta présence

On s’étonne de cet étonnement là

L’étonnement de l’être de sa passion

Paola

 

  

Paola, tu sarai sempre

Con la passione in tasca

Non temi il cammino

Ed il vento ti accompagnerà

E porterà

Quel tuo messaggio all’Orsa maggiore

E a tutti noi

Quel tuo sorriso improvviso e leggero

Col vento verrà

a noi tutti

E tu sarai sempre, Paola

Fra noi

  

Un altro giorno

 

Quel tuo transito di bellezza guarisce

Dal sale gettato sulle ferite assassine

  

Questo l’inizio della lettera che leggerai

Cupa è la notte,

Eppure il mondo si rischiara della tua presenza

E si meraviglia di tanta meraviglia

Meraviglia della tua passione che resta

Paola

 

(traduit par Yuri Biondi)

 

 

Poème lu par Lucie

 

Belle (Eluard)

 

Belle tu vas briser en t’endormant la chaîne

Qui lie la plume de minuit au plomb des cendres

Le corps mort à la bête qui bondit en songe

Parmi les herbes et les feuilles confondues

L’étendue verte a des charbons qui boivent l’ombre

 

Belle tu recevras la nourriture insigne

Par les yeux au fuseau des veines et des nerfs

Lumière intime flamme et frisson du matin

Il est très tard ferme les yeux demain rayonne

Demain mieux qu’aujourd’hui tu connaîtras le monde

 

Belle d’un jour et de toujours et de partout

Ta faiblesse et ta force ont la même parure

O bien aimée de tous et bien aimée d’un seul

En silence ta bouche a promis d’être heureuse

Au coeur de tous au coeur d’un seul à notre coeur.

 

 

Poème lu par Hongling

 

很多年 (北岛)

 

这是你,这是

被飞翔的阴影困扰的

  忽明忽暗

我不再走向你

寒冷也让我失望

很多年,冰山形成以前

鱼曾浮出水面

沉下去,很多年

我小心翼翼

穿过缓缓流动的夜晚

灯火在钢叉上闪烁

很多年,寂寞

这没有钟的房间

离去的人也会带上

钥匙,很多年

在浓雾中吹起口哨

桥上的火车驰过

一个个季节

从田野的小车站出发

为每棵树逗留

开花结果,很多年

 

Il y a si longtemps (Bei Dao)

 

C’est toi,

toi qu’obsèdent les tournoiements de l’ombre

c’est toi, scintillante

je ne viendrai plus à toi

le froid aussi me désespère

il y a si longtemps

avant les icebergs

les poissons flottaient à la surface des eaux

ils sombrèrent

il y a si longtemps

avec d’infinies précautions

je traverse la nuit lente, mobile

la lumière étincelle sur l’acier des couverts

il y a si lontemps

la solitude

est une chambre sans horloge

celui qui part

en grade la clef

il y a si longtemps

dans la brume épaisse un sifflement

le train se rue sur le pont

une à une les saisons

quittent la modeste gare de campagne

pour aller se nicher dans chaque branche

y fleurir, accrocher des fruits

il y a si longtemps

Article écrit par Monica Merlin, amie de Paola, et publié dans un journal culturel de la province Rovigo, “Il Quadrivio”

27 settembre 2006

Quando una stella brilla il doppio, dura la metà *

In ricordo di Paola Sandri e di tutti coloro morti in terra straniera

 

di Monica Merlin

 

 

PECHINO — Avevo sempre pensato che morire in terra straniera fosse qualcosa di terribile. Ma quando in terra straniera ci si sente a casa, allora tutto cambia. E Paola credo si sentisse proprio così in Cina. Anche quella notte mentre camminava sola per le strade di Pechino, si sentiva al sicuro come tra le mura della sua casa in provincia di Vicenza. Non aveva paura. Si fidava come del peluche che fin da bambina teneva sul comodino.

Era una notte fresca di fine Luglio, aveva piovuto tanto e tuonato. L’acquazzone aveva lavato le strade sporche della fatica del giorno, ripulito l’aria di una settimana appena cominciata. Forse Paola aveva voglia di pensare e di respirare quel fresco che rinvigorisce la mente. Forse quella notte aveva voglia di camminare e pensare.

Camminò tanto, cosa successe poi è ancora silenzio.

 

Avevo sempre pensato che morire in terra straniera fosse la beffa del destino, oltre al danno. Dopo la morte di Paola, ho cambiato idea perché, se si è circondati da tanto amore, allora la terra non è più straniera, è amica, è terreno fertile di vita e amicizie. Paola amava la Cina forse proprio perché le riconosceva la capacità di non esserle ostile e sapeva di essere circondata d’amore. C’era l’amore della famiglia in Italia, degli amici da tutto il mondo con cui condivideva esperienze in Cina e in Francia, dove viveva. Sapeva di avere l’affetto e la simpatia anche di chi con lei aveva scambiato solo qualche sorriso ed una piacevole chiaccherata…si, perchè Paola amava sorridere e parlare, discutere, capire e ascoltare, soprattutto ascoltare. E forse quella notte camminando verso casa, stava davvero ascoltando i suoni del buio, del traffico della città e dei suoi passi, quando inaspettato è arrivato l’angelo della morte che se l’e’ portata via.

Senza preavviso, senza pietà.

 

Quella notte lei non aveva paura, sapeva che attorno c’era l’amore della sua famiglia, di papà Luigi, mamma Cristina, della sorella Elena, di Dario e del suo ragazzo Philippe. Lei sapeva tutto questo quando se ne è andata.

Tutto questo è rimasto, l’amore ancora più forte.

 

Quando sai che un’amica e connazionale è stata uccisa per strada a Pechino, è come fosse successo a te che per quelle strade ci cammini tutti i giorni. E’ stato cosi che ho cambiato idea. Se esiste tanto amore, allora non importa più il luogo o come. Si può morire in terra straniera. L’amore incommensurabile resta e tu sei per sempre.

 

 

Si chiamava Paola Sandri,

avrebbe compiuto ventinove anni a dicembre.

Amava la vita, la famiglia, la Cina.

Era una stella.                                       

 

 

 

* Philippe per Paola

Traduction italienne du poème d’Eluard lu par Lucie lors de la commémoration du 17 octobre

25 settembre 2006

Bella, romperai addormentandoti la catena

Che lega la piuma di mezzanotte ai piombi delle ceneri

Il corpo morto alla bestia che irrompe nel sogno

Fra erbe e foglie confuse

La distesa verde ha carboni che bevono l’ombra

Bella, riceverai quel nobile cibo

Dagli occhi al fuso di vene e di nervi

Luce intima fiamma e fremito del mattino

E’ cosi’ tardi, ora chiudi i tuoi occhi e domani risplendi

Domani meglio di oggi conoscerai il mondo

Bella di un giorno, di ogni giorno e dovunque

Debole e forte hai lo stesso vezzo

O amata da tutti ed amata da uno solo

In silenzio la tua bocca promise d’esser felice

Al cuore di tutti e al cuore di uno solo, al cuore nostro.

 

(traduit par Yuri Biondi)

Traduction française du texte lu par les amis de Paola à Pékin (merci Arianna)

15 settembre 2006

Ecoutez! Paola est revenue
elle nous comble encore
de sa naturelle allégresse
,

en parlant d’elle,
écoutant avec douceur,

cherchant tout autour de ses grands yeux curieux.

Paola est une belle fille à l’épaisse chevelure noire,

elle tient sa bicyclette à la main,

les lèvres toujours pleines de mots prêtes à raconter quelque chose,
vingt-neuf ans,
des
chaussures simples pour marcher,
et comme vont
s
es pas, sa tête est pleine d’idées,
de sentiments et d’amour.

C’est beau d’avoir des rêves, Paola,
tu en as tellement toi aussi
et un de tes rêves, une de tes fleurs
a germé dans cette terre que nous avons connue ensemble,
elle
a poussé sur un talus de Pékin, que tu as défriché avec ta patience et ta méticulosité,
baignée par cette langue, qui était pour toi comme un jeu,
éclose en ces sourires que tu as semés parmi les gens

Pauvre Paola,
alors que tu écoutais cette rue,
tu as tout à coup trébuché dans l’obscurité
et pendant un instant tu t’es sentie mal,

mais maintenant l’aube revient et tu es parmi nous tous
,
et ces couleurs éteintes
inondées p
ar tes yeux vifs,
brillent sur nos vies comme la lumière du soleil,
qui alimente nos rêves et nos fleurs.

Petite Paola,
ce n’est pas facile de percevoir comme tu perçois,
il nous faut une énorme caisse de résonance,
un appareillage sophistiqué, comme celui qui t’accompagnait
il y a quelques jours,

un cœur vibrant comme une feuille au vent.

Mais nous voudrions encore que tu nous emmènes faire un tour

par les ruelles et les parcs, parmi les voix et les couleurs,
en nous caressant l’âme, l’oreille, l’œil et le cœur
,

pour écouter les petits frémissements que tu nous as déjà fait sentir
.

Paola, de toutes tes fleurs,

nous n’avons cueilli
que quelques pétales.
Mais nous sommes prêts à les semer pour toi,
à les emporter

Ta tâche est maintenant essentielle,
nous rendre dignes

de toi,
de la vie,
et aussi de la mort,
et nous, en échange, nous réaliserons nos rêves,
qui sont pareils aux tiens,
et nous t’honorerons à tout moment

De Lucie pour Paola

9 settembre 2006
A paola,

tu nous manques, si tu savais à quel point nous avons du
mal à supporter ton absence, lyon a perdu sa belle
italienne.
 
Je suis sure que tu nous secouerais volontiers:
"allez, bougez-vous, la nature est belle et la vie si
courte, n’oubliez pas d’écouter de la musique, d’apprendre
toujours et encore, de lire et de jouer".

Philippe suit tes conseils, il est très courageux, tu lui
manques tellement,

je te promets de faire mon possible dans son sens.

Comme le vide est cruel, nous t’aimons très chère
à jamais.

Lule

Le blog de Thomas mis à jour

1 settembre 2006
Le blog de Thomas (l’autre) a été mis à jour avec plein de photos de Paola. Cela fait plaisir ; cela fait du mal et du bien en même temps. Paola nous manque, me manque, beaucoup.
Elle nous aimait vivants et motivés, soyons le…..
 

Salut Jiping……

27 agosto 2006
Nous avons appris récemment la disparition d’une de nos camarades de jeu, une étudiante taiwainaise venue faire son Master a Lyon, Lin Jiping…. une disparition tragique…. un été 2006 de merde…. une sale époque…
 
J’aimais bien Jiping, c’était quelqu’un de profondément gentil.
 
J’ai rien envie de dire de plus, je vais pas trouver les mots.
 
Mes profondes et sincères pensées à sa famille et à ses proches.
 
Thomas

Blog de Arianna

19 agosto 2006
Arianna, une amie d’enfance de Paola, rencontrée à Vicenza, a ouvert un blog pour Paola, dans lequel elle a notamment traduit en francais les deux extraits de courrier de Paola lus à la céremonie.
 
 
(Je suis en Chine actuellement, je reviens mi-septembre, mais je vais essayer de continuer à tenir le blog normalement)

Nouveau module “Livre d’Or”

15 agosto 2006

Bonjour à tous !

J’ai ouvert un nouvel espace, appelé “Livre d’Or” (je n’ai pas choisi ce nom), qui va permettre à chacun de laisser directement des commentaires ou un message sur ce blog, en toute liberté.

I opened a new space in this blog, called “Livre d’Or”, which allows everyone to write down comments or any words on this blog, freely.

Bon courage à tous.
Take care everyone.

.

15 agosto 2006
 
 
 
Bon anniversaire la belle !
  
 
 
Pour toujours dans le coeur de ceux qui t’aiment.
 
 
 
 
 
 
 
 
(De nouvelles photos de Paola ont été rajoutées sur le blog de l’autre Thomas http://forpaola.blogspot.com/)
 
(Bon courage à tous !)

Deux chansons qui comptent beaucoup pour Philippe et Paola…

7 agosto 2006

 

Silenziu d’amuri

T’amaju di quannu quann’eri dintr’a la naca,
T’addivaj ducizza a muddichi a muddichi,
Silenziu d’amuri ca camini intr’a li vini,
Nun è pussibili staccarimi di tia.

Nun chiangiti no albiri d’alivi,
Amuri e beni vengunu di luntanu,
Dilizia amata mia, sciatu di l’alma mia,
Dammi lu cori ca ti dugnu la vita.

Vaganti senza culura tengu lu senzu ,
Quanno na mamma si scorda a so’ figliu,
Tannu mi scordu d’amari a tia,
Ti vogliu bbene picciliddra mia.

Vulati acidduzzi iti ni ll’amata,
Cantantici mentri nc’è morte e vita,
Comu tuttu lu munnu esti la campagna,
Tu si a Riggina e ju Re di Spagna.

 

 

 

Sogna fiore mio

Sogna fiore mio, sogna e riposa,
Chiude sta vocca che pare na rosa.
Sogna e chiude gli occhi tunne tunne,
Ca quanne sogni tu sogna gliu munne.
Chiude gli occhi e nun parlare,
Sogna gliu funne di gliu mare,
Chiude gli occhi e nun avè paura,
Sogna nu munne fatta a sunature.

Sogna lu ventu e sogna la tempesta,
Sogna gliu mare e sogna la foresta,
Ca la musica de st’organetto
Te riempe ‘ncore e te scaveta ‘mpette.
E raziulella mia nun parlare,
Nun’`è cchiù tempe ‘de rifiatare,
Oggi hai finite de disperare,
Dopedimani jamma a faticare.

Ch gl’amma da fare nu gran castelle,
Piene de tante cose belle,
Gl’ammma da fare d’ore e d’argente,
c’hanna abitare tutta la gente.
E ogni jorne sarà allegria,
E ci sarà pure mamma mia,
E la fatia nun sarà cchi`ù amara,
Pecchè saremo allora tutti quanti uguale.

Sogna fiore mio sogna e riposa,
St’occhi toi so` comme li rose,
Sogna tutti sti cose belle.
Gliu cielo, gliu mare e tutte li stelle,
E sogna sogna e nun tardare.
E falla subito reposare,
E scegne sogne e se non vo`venire,
Co chesta musica falla addormire.

 

(L’ARPEGGIATA,  La Tarentella, Antidotum Tarentulae, CD Alpha Productions)

Adresse de Philippe à Paola (texte lu par Philippe lors de la cérémonie en l’honneur de Paola à Pékin)

7 agosto 2006

Quando le stelle splendono il doppio, durano la metá

 

Paola,

 

L’immensité de notre douleur n’est probablement rien à côté de ce que tu nous as apporté. Ta joie de vivre, seulement ta joie de vivre pourra nous aider à accepter ton absence. Comment vivre sans toi ? Sans ta voix douce et énergique ? Sans ton regard aimant et compréhensif ? Sans ta force d’avancer et de construire ton bonheur par l’amour que tu portes aux autres ? Sans ta discrétion, sans ta présence lumineuse et rayonnante ? Sans ton indignation contre l’injustice et la bêtise humaine ? Sans ta capacité absolument unique à porter de l’attention et de l’amour aux plus petits êtres, aux plus petites choses ? Sans ce don, que toi seule peux avoir, de donner une âme au monde et à chaque fragment qui le constitue ? Chaque personne que tu as rencontrée te pleure. Paola, aide-nous encore une fois. Aide-nous à te garder dans notre cœur comme tu as été sur cette terre. Irradiante de vie, d’amour, de générosité, de tolérance, d’énergie et de douceur, d’intelligence et de force, d’humilité et de passion. Ici, en ce bas monde, les hommes s’acharnent à détruire la beauté et la grandeur de l’œuvre de Dieu. Et pourtant, tu y as été heureuse. Paola, aide-nous et pose sur nous tous la poésie de ton regard. Que ta voix résonne encore dans nos âmes, et pour toujours, lorsque tu nous demandais d’être dignes, dignes de la vie et de ce en quoi tu crois. Aujourd’hui, je comprends qu’il nous faut être dignes de ta droiture morale, de ta joie de vivre, et de la chance que nous avons tous eu de croiser ton sourire.

 

A la mesure sans mesure de ton immensité, Paola, tu nous manques.

Que sa flamme reste vive….

7 agosto 2006

Je tenais tout d’abord à remercier toutes les personnes qui ont contribué à ce blog, vos témoignages réchauffent le cœur. Je tenais tout particulièrement à remercier Anna, Piero, Irene et les tous autres qui ont fait don de leurs photos pour nous permettre de découvrir une Paola que l’on ne connaissait peut-être pas tous. Merci encore !

Pour en avoir discuté hier avec un très bon ami à moi, je tenais aussi, encore une fois, un dernière fois, à préciser ceci, cela me paraît important : je sais tout comme vous que Paola n’est plus, et je ne tiens pas à vivre dans une illusion, je ne cherche pas à me masquer la réalité, ni à la fuir, je ne cherche pas à la ramener à la vie, je sais pertinemment que cela n’est plus possible. Mais voilà : je n’étais peut-être pas un ami très intime de Paola, mais je l’aimais beaucoup, je l’aimais sincèrement, c’était une personne remarquable, généreuse et bonne, avec laquelle je me sentais bien, avec laquelle j’avais un réel plaisir à passer le temps, avec laquelle je me savais être et me sentais en bonne compagnie, la compagnie de ces personnes, rares, précieuses, avec qui l’on se sent immédiatement, naturellement et mutuellement complice. C’était une personne précieuse, avec laquelle je partageais, et partage toujours, beaucoup de valeurs et de principes de vie. Sa disparition m’a beaucoup touché, très violemment. Quelqu’un d’aussi bon stoppé aussi brutalement…. Et passées les premières heures, passé les premiers jours où je fus submergé par le chagrin, l’incrédulité et l’incompréhension, domine en moi depuis ce sentiment : c’est trop injuste que son existence s’arrête net. Ce n’est pas normal, ce n’est pas concevable, ce n’est pas juste que son existence s’arrête. Elle ne peut pas juste prendre fin comme ça. Cela me révolte, cela m’insurge, je trouve cela inadmissible. D’où cette ferveur apparente, cette espèce d’urgence, d’empressement qui m’anime ces derniers temps. Je n’ai jamais, auparavant, fait face à la mort de personnes qui me sont chères, je ne saurais donc vous dire si ma réaction est « normale », disproportionnée, juste, ou je ne sais quoi encore car je ne le sais pas moi-même, mais je crois comprendre qu’en la matière, il existe autant de réactions qu’il existe d’individus, et que toutes ces réactions sont naturelles et légitimes. Voici donc la mienne : son existence ne peut pas s’arrêter comme ça, juste comme ça, sans qu’il n’y ait plus rien, le vide, rien. Je m’y refuse. C’est probablement absurde mais je n’y peux rien, je ne peux pas accepter cela. Peut-être qu’effectivement, un jour, la « vie reprendra son cours », je ne sais pas, mais pour l’instant, je ne sais que ça : ce n’est pas normal que son existence s’arrête net, brutalement, qu’il n’y ait plus rien derrière. Donc voilà. J’en suis là. D’où ce blog. Elle a compté pour moi, pendant deux ans, son existence et sa présence m’ont marqué comme elles ont marqué beaucoup de personnes. De tout cela, de toute cette présence, de cette trace qu’elle a laissée autour d’elle, parmi nous, je ne peux accepter, je ne peux admettre, je ne peux concevoir qu’il ne reste plus rien. Cela m’est impossible…

 

Thomas

(Tiens le coup, Fabien…) 

Ma contribution au recueil

30 luglio 2006

Ciao Paola !

 

Tu me manques beaucoup, tu sais ? On se voyait avant les cours, dans les cafés autour de la fac, dans les couloirs, dans le bureau de chinois de Lyon 3, après les cours, lors des séminaires, des réunions… on se voyait, on se parlait presque tous les jours ; on se voyait aussi en dehors, pas très souvent, pas assez souvent. Mais, tout comme moi, tu sais que ce n’est assurément pas l’envie qui manquait, c’était le temps. C’est dommage de n’avoir jamais assez de temps à consacrer à tout ceux que l’on aime, et à tout ce que l’on aime. Seulement parfois, entre certaines personnes, ce ne sont pas les occasions de se voir qui importent, ni le nombre de fois. Les amis, ils comptent même quand ils ne sont pas forcément à coté de toi, même quand on ne les voit pas souvent. Tu comptes pour moi. Nous ne sommes pas très intimes, mais il y a entre nous cette espèce de confiance très naturelle l’un envers l’autre. J’avais confiance en toi, sans aucun doute, parce que j’ai tout de suite ressenti, la première fois que l’on s’est rencontré, que tu étais quelqu’un de fondamentalement bon. C’était chez Lucie, un soir d’automne 2005, je ne te connaissais pas. Et j’ai rencontré cette fille que tu es, belle, pleine de charme, qui parlait, qui parlait, qui rigolait avec ce petit rire que je n’ai jamais retrouvé chez personne et qui est si craquant. Je t’ai vue et tu m’as sincèrement beaucoup impressionné. Je n’ai jamais osé te le dire par la suite, quand on se connaissait mieux, je suis très pudique, mais vraiment, ce soir-là, je t’ai connue toi, et je me suis que j’avais beaucoup de chance de pouvoir te rencontrer. Je pense qu’entre gens naturellement bons et pour qui l’amitié, l’amour sont des choses importantes, pour qui un ami est quelqu’un pour qui on est capable de tout, entre gens qui ne vivent que pour rencontrer la sincérité et l’authenticité, on s’est très rapidement senti en confiance. Je crois que c’est cette confiance, cette confiance en la gentillesse et en la bonté de l’autre qui est le trait marquant de notre relation, un respect mutuel. Et puis, comme tu es quelqu’un de très perspicace, curieux, intelligent, pertinent, bref, il était impossible de ne pas tomber sous le charme. C’est vrai que j’ai rarement rencontré des personnes comme toi Paola, je crois bien que tu es vraiment unique.

On a quand même passé pas mal de moments ensemble. Il n’y eut jamais de mauvais moments. Je me rappelle de pleins de choses qui font le charme de ta personne, celui de ta condition, celui de ton existence. Tu as tout de suite accepté Lucien, mon vieux vélo depuis presque 10 ans, que je ne pouvais pas jeter parce que je l’aimais trop. Il était fatigué, vieux, bancal, mais tu l’as tout de suite accepté et apprivoisé, toi aussi tu l’appelais aussi Lucien, et moi je savais en te le donnant qu’il serait entre de bonnes mains. Bon, c’est vrai, Lucien était souvent malade, mais c’est un bon camarade, non ? Tu te souviens aussi cette soirée de Mahjong avec Hongling et Philippe ? C’était le soir de ton anniversaire, tu avais préparé des pâtes au saumon, et, je te l’avais dit, c’était la première fois de ma vie que je mangeais des pâtes au saumon. Depuis, j’utilise souvent la recette qui porte maintenant ton nom bien sûr. Toi et Philippe étiez très humbles ce soir-là, toujours à vous excuser de la petitesse de l’appartement, d’avoir raté tel ou tel plat, alors que moi, j’adorais votre petit repère à Bron, loin du bruit de la ville, où l’on entendait des oiseaux, et où l’on pouvait même, je pense, apercevoir les étoiles ; et j’appréciais votre cuisine qui, sous cette modestie que vous aviez, était succulente et préparée avec soin et amour. On avait passé la soirée à jouer au mahjong, jusqu’à 2 ou 3 heures du matin. A jour exceptionnel, ton anniversaire, partie exceptionnelle. La partie avait durée 4 tours et bien 4 heures sans que personne ne gagne, et la fin fut très belle, car, au nombre de mes points, c’était la dernière manche, je devais normalement gagner cette longue partie et tu avais réussi à retourner la situation à la dernière minute, me faisant chuter et remportant la gagne par la même occasion. Bon anniversaire  Paola ! Ceux qui ont joué avec moi savent combien il est difficile de gagner, et ce soir-là, c’était simplement ta soirée. Je te raccompagnais aussi de temps à temps à Bron, dans ma vieille Peugeot 305, tout heureux d’utiliser mon permis de conduire fraîchement acquis, tu te souviens ? Vers la fin de l’année, nous avions aussi rédigé pendant 4 heures dans le bureau de chinois un ensemble de remarques afin que les DU se passent plus correctement à la rentrée prochaine. On avait aussi bien ri par, d’épuisement devant la tâche. Je crois que je vais rien t’apprendre si je te dis qu’à la rentrée, ça va être le même bazar. Tu t’en serai douté, non ? On le savait d’ailleurs que cela ne servirait probablement à pas grand-chose, mais par acquis de conscience, par professionnalisme, on avait quand même rédigé ce rapport. On avait été « efficaces » ce jour-là, un terme que tu me disais souvent. Je sais aussi que t’avais bien souffert en gérant les DU, tu passais ton temps à tirer tout le monde dans la même direction, c’est épuisant comme travail. Mais Paola, c’est ce que tu es : tu es quelqu’un de très consciencieux, qui fait les choses avec son cœur et sa conscience, je t’ai toujours vu agir avec application dans les différentes choses que tu faisais. Je me rappelle aussi d’autres choses, le gros sac rempli de linge que tu portais parfois sur tes épaules jusqu’à tes cours avant d’aller au lavomatic ou chez Lucie pour faire une lessive. Une petite vie de bohème quoi. Celle qu’on mène tous ici, moi, Lucie, tout les autres, plus ou moins, avec nos petits problèmes matériels. Une vie de gens pas bien riches financièrement mais tellement riches moralement et affectivement. C’est dans ces petites difficultés de la vie quotidienne, dans ces services que chacun se rendait par ci par là, que l’on s’est découverts amis. Et c’est amis que nous sommes tous devenus. Notre petite existence à Lyon, ces deux années passées ensemble, ont été pleines de solidarité, d’amitié et de respect. Très naturellement. Entre gens droits, comme me le disait Philippe.

Je sais que tu nous regardes, que tu nous vois, je sais que tu as dû apprécier ce que l’on a fait, si impuissants, dans les terribles instants, les terribles heures et les terribles jours qui ont suivi ton départ précipité. Je ne crois pas à ta disparition. C’est impossible. Tu sais, en français, une langue que tu maîtrise tellement bien, avec cet accent tellement chantant, il y a ce proverbe qui dit « Saint Thomas ne croit que ce qu’il voit ». Ben voilà : je m’appelle Thomas, je ne t’ai pas vue partir, donc je n’y crois pas. Paola, te connaissant, je sais que tu ne serais jamais partie sans nous dire au revoir. Donc pour moi, tu n’es plus là, certes, mais tu n’es pas partie.

Pour finir, je voudrais dire ces quelques mots à ta famille et à ton amoureux, Philippe.

A la famille de Paola, vous ne me connaissez pas, mais je vous soutiens de tout mon cœur. Je sais que rien ne pourra mettre fin à votre chagrin, j’espère seulement que la lecture de ces quelques mots, des miens et de ceux des autres, vous réconforteront l’espace d’un instant. Je l’espère vivement. Paola continue à vivre dans nos cœurs.

A Philippe, qui me connaît déjà un peu, tu as bien entendu tout mon soutien, et tu as aussi ma parole, mon gars : Paola, je ne l’oublierai jamais !

 

Bon courage à tous, et ciao Bella !

 

Thomas

Urgent ! Recueil pour Paola !

29 luglio 2006

Les choses commencent à s’accélérer, différentes initiatives prennent forme pour célébrer Paola, mais celle que je vais vous présenter est de la plus haute importance et sa signification, son rôle sont majeurs. Aussi, je vous demanderais à tous d’y accorder la plus grande attention.

 

Philippe, le compagnon de Paola, veut réaliser un recueil de témoignages de toutes les personnes qui connaissent, qui aiment Paola, pour pouvoir le donner à la famille de Paola. Il veut recueillir auprès de nous, auprès des amis et proches de Paola hors d’Italie, nos témoignages, afin de pouvoir partager et montrer au parents, à la sœur, à la famille de Paola sa vie lorsqu’elle était loin d’eux, en France ou ailleurs. Même s’il en gardera bien entendu une copie, Philippe veut offrir ce recueil à la famille, il leur sera adressé, il leur sera destiné. C’est une initiative belle, douce, généreuse, et tellement nécessaire, indispensable. Nous tous ne connaissons que des parties de la vie de Paola, il en est de même pour sa famille. Et parmi les différentes émotions et complexes sentiments qui nous submergent depuis quelques jours, il y a aussi celui-ci : ce désir brûlant de revoir Paola, de la connaître autrement, par le regard des autres.

 

Cette fois-ci, c’est pour ses parents, c’est aussi pour Philippe. Aussi, je vous le demande à tous : pour cette fois, prenez le courage de répondre à cette demande, elle vient de la part de quelqu’un qui en a extrêmement besoin, et sera destinée à d’autres qui en ont autant besoin. Quand bien même votre douleur serait encore trop vive, essayez, pour Paola, pour sa famille, pour Philippe, de surmonter votre chagrin et de leur offrir votre Paola.

 

Les témoignages de chacun devront être des témoignages écrits et/ou des photos.

Le but est de les recueillir, de les imprimer, d’en faire un bel ouvrage, et de le remettre à sa famille lors des funérailles de Paola, qui devraient avoir lieu très rapidement (mais je n’ai pas la date).

 

Envoyez vos témoignages sur papier à l’adresse suivante :

 

Bouton

22, avenue Jean Jaurès

69007 Lyon

 

Ou par courrier électronique à l’adresse suivante :

 

boutonblaise@yahoo.fr

 

Les témoignages devront être recueillis et envoyés pour mercredi 2 août 2006 au plus tard, les funérailles étant semble-t-il imminentes. Nous avons donc 4 jours pour le faire.

 

Pensez à la famille de Paola, pensez à Philippe, surmontez votre chagrin, car ils en ont besoin.

 

Merci à tous.

 

Thomas

 

PS : passez le message autour de vous aux personnes concernées, il y a forcément des personnes que j’aurai oublié de contacter.

Célébration de Paola (mis à jour le 4 août)

29 luglio 2006
Certaines initiatives commencent à être mises en route, de différentes parts, pour célébrer Paola. C’est probablement encore trop tôt pour une grande partie d’entre nous, moi y compris, car célébrer signifie avoir accepté sa disparition et sentir le besoin de commémorer. Je ne me sens pas à ce stade, mais pour une raison différente : je ne veux pas me souvenir de Paola, ni la commémorer, ni honorer sa mémoire, parce que  je refuse l’idée de regarder derrière moi pour voir Paola. Je refuse que Paola soit un souvenir, je veux juste qu’elle continue d’être à mes cotés, à nos cotés, d’une autre manière (même si cette formule est assez cliché). Donc voilà, tout en vivant sa disparition de manière très irréelle, très virtuelle, mais tout en ayant paradoxalement compris qu’elle ne repasserait plus nous voir, pour moi, la place de Paola, c’est ici, avec nous, avec ses proches, parce que c’est ce qu’elle fait maintenant, c’est là où elle se ballade maintenant. Je pense qu’elle trouve tout aussi injuste que nous son départ précipité, et qu’elle aimerait bien être avec nous, à nos cotés, et pas derrière. C’est pour ça que j’intitule ce billet "Célébration", qui n’a pas la même connotation que "Commémoration". Mais tout ceci est encore une fois très personnel, c’est ma façon de voir, chacun aura la sienne, et ce sera la bonne ; et je m’excuse également de me permettre de penser à ce qu’elle pourrait souhaiter, je sais que ce n’est pas légitime.
 
Mais bref, je me propose de lister ici toutes les initiatives dont nous aurions pu entendre parler, se proposant de célébrer Paola ; celles aussi que nous allons développer ici à Lyon de notre coté. Encore une fois, c’est le genre d’informations qui fait très chaud au coeur.
 
Dans la même dynamique, ceux d’entre vous qui se seront senti l’envie, le coeur à une quelconque initiative, de quelque ampleur que ce soit, individuelle ou collective, n’hésitez pas à en faire part par un  commentaire sur ce billet.
 
 
Initiatives (mises à jour régulièrement)

– Le 29 juillet, la Summer School de Nanjing (l’Université d’Eté de Nankin) à laquelle Paola a participé il y a quelques jours pendant 5 jours, se propose de d’instaurer un Prix Paola attribué à la meilleure présentation de travail de recherche qui aura été faite (présentation des travaux de recherches des chercheurs participants).

– Toujours à la Summer School de Nanjing, les participants de cette session de 5 jours, auxquels Paola aura laissé une impression marquante et profonde, se sont proposés de réaliser une page web en son honneur. Je suis toujours en attente du lien de la page en question, mais je vous la fournirai dans les plus brefs délais.
– Beaucoup d’initiatives vont être lancées à la rentrée, quand le Département de chinois de Lyon 3 aura retrouvé un à un tous ses membres pour l’instant éparpillés un peu partout pour cause de congés d’été. Nous avons ici et là beaucoup d’idées, de belles idées, certaines de grande ampleur, qu’il va falloir essayer de concrétiser. Vous serez tenus au courant.
 
– Thomas (un autre), un ami de Paola, a créé un blog pour lui rendre hommage. Vous pouvez le visiter à l’adresse suivante :
Il faut s’enregistrer pour poster un commentaire, mais ne soyez pas parreseux, faites la démarche (quelques clics) les commentaires sont importants à lire.
 
– Le recueil de paroles d’amis pour Paola est en voie de finition. Il sera très beau, et très simple, à l’image de Paola, avec pour l’instant une cinquantaine de lettres et adresses à l’attention de Paola. Il comportera aussi des photos, collectées de toutes parts. Le recueil sera remis aux parents de Paola lors des funérailles qui devraient probablement se tenir la semaine prochaine.
 
– Anna et Frederica, deux amies très proches de Paola, sont allées avec elle visiter le château de Versailles, le 23 mars 2000. Ce jour-là, ces trois amies très proches se sont faite une promesse : ne sachant pas de quoi leur avenir serait fait, ni où elle seront dans les prochaines années, mais parce que leur amitié est une chose qui va au-delà de tout et qui surmonte tout, elles se sont promis quoi qu’il arrive de se retrouver au même endroit dix ans plus tard, le 23 mars 2010. Anna y sera, et elle convie tous ceux pour qui Paola compte à venir se joindre à elles ce jour-là.

Prologue

27 luglio 2006
Bonjour à tous,
 
cet espace est consacré à Paola.
 
Je vais tenter d’exprimer brièvement ce que je ressens. Et de rester sobre pour le moment.
 
Paola est partie le mardi 25 juillet.
 
Pour moi, elle n’est pas partie.
 
C’est aussi simple que ça.
 
Chacun a sa façon d’encaisser le choc, j’ai pas de recette pour ça. On me dit qu’il faudra "vivre avec"…. Oui, c’est exactement comme cela que je le sens : vivre avec Paola, pas sans elle ! Paola est quelqu’un d’extrêmement bien, je n’apprend rien à personne en disant ça. Elle nous a donné beaucoup, elle est généreuse, c’est une chance de la connaitre. C’est une chance d’être ses amis. Paola est partie… C’est une révolte sans nom, une injustice insupportable, insoutenable. Parce qu’elle doit être là. Parce que sa place est ici. Alors faisons-la exister, avec nous, crions à la face du monde son nom, que la terre entière sache son existence, il ne faut pas qu’elle disparaisse, nous n’avons pas le droit ! Nous sommes les garants de la trace de Paola sur cette terre, une trace unique, qui n’existe que dans nous, dans nos coeurs, dans nos têtes. Paola est passée sur cette terre, elle est juste partie un peu avant nous. Ce passage, c’est tout ce qu’il nous reste, et cela doit rester ! Il ne nous reste plus grand chose maintenant. Il nous reste juste ce devoir. A vie. En tant qu’amis, nous avons ce DEVOIR. Nous devons la faire continuer à exister, à vivre. Je ne cherche pas à noyer ma douleur et mon chagrin par celà. Mon chagrin est sans fond, irréel et tellement concret. Je ne cherche pas non plus à exorciser ma douleur en refusant obstinément sa diparition. Non….. Paola, je sais qu’elle est partie, je sais qu’elle ne reviendra plus nous voir, tout cela je l’ai bien compris. Maintenant, en moi, parmi moults sentiments divers dont je vous passerai la desription, existe celui-ci, violent, qui parfois me submerge : NOUS NE DEVONS JAMAIS OUBLIER PAOLA, JAMAIS ! Ni maintenant, ni dans trois mois, ni après, JAMAIS. Je ne suis pas devenu fou, ni suis en train de jouer au martyre ou de me coller un fardeau, non, je dis juste qu’elle a laissé une trace sur cette terre, et cette trace ne doit jamais disparaitre. Je n’oblige personne à penser comme moi, c’est évidemment ma façon de sentir les choses. Mais pour moi, les amis, c’est pour la vie, même quand ils partent plus tôt.
 
Je vous invite à envoyer toutes les photos que vous avez d’elle, on les mettra à disposition sur cette page (envoyez-les à velolong@hotmail.com)
 
Je vous invite à écrire tout ce qu’il vous passe par la tête, par le coeur, sur Paola, à Paola, pour Paola : en commentaires (il faut posséder un compte Net. passeport, le compte dont on se sert pour se connecter à MSN Messenger ; si vous n’en possédez pas, cela ne prend que quelques clics pour en créer un : un lien bien visible s’affichera au dessus de la fenêtre des commentaires vous indiquant que vous devez posséder un compte, vous n’avez qu’à cliquer dessus pour en créer un, cela ne prend que 15 secondes, j’ai testé ; s’il vous plait, ne pêchez pas par paresse, créez-vous un compte, car vos commentaires sont très importants, ils réchauffent les coeurs de tous ceux qui les lisent, croyez-moi), ou en texte libre à envoyer à velolong@hotmail.com, nous les mettrons sur le blog.
 
Partageons tout ensemble, nous en avons besoin. Nous lui devons. Que cette page nous serve de lieu de rendez-vous avec elle.
 
 
A philippe, à la famille de Paola, à tous, tous mes sentiments les plus sincères.
 
 
Ciao Bella !
 
                                                                                                                                                                    Thomas